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venerdì 13 marzo 2009

Quaresima in pillole/3


Gesù, dopo averci donato il “Padre nostro”, torna ad insistere sulla efficacia della preghiera. Ed è molto esplicito: «Chiedete e vi sarà dato» (Mt. 7,7), ossia non bisogna avere dubbi circa l’esaudimento della preghiera. Del resto, come può un padre essere sordo all’invocazione dei figli? E Gesù insiste per allontanare dalla mente dei discepoli ogni minima incertezza: «Chiunque chiede ottiene e chi cerca trova» (Mt. 7,8). Questa convinzione però non si basa sulla qualità della nostra preghiera (ovviamente necessaria), bensì nella bontà e nella misericordia senza limiti di Dio. Gesù continua a presentare Dio come un padre affettuoso che, ovviamente, non può che dare cose buone ai suoi figli: se i padri della terra non danno pietre al posto del pane, quanto più il Padre celeste - davvero buono! - curerà e proteggerà i suoi figli! Il brano si chiude con una norma - chiamata “regola d’oro” - presente anche in altre tradizioni religiose: «Tutto quanto volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro» (Mt. 7,12). Queste parole, vissute da Gesù, acquistano la novità di un amore che non ha nessun limite: egli ci ha donato il suo amore senza pretendere alcun contraccambio da parte nostra.

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